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L'ultimo monologo.
Un lungo abbraccio nelle tenebre di Auschwitz
Giornata della Memoria

26 gennaio 2024

Scuole Secondarie di I e II grado

 

Età consigliata:

dagli 11 anni

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Ora e giorno di spettacolo

venerdì ore 10.00

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Contatti

ufficioscuole@binario7.org

“Chi osa opporsi ai treni tonanti? I piccoli fiori fra le traversine”

(Erich Kastner)

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Un ragazzo e una ragazza che coltivano la passione per l’arte e lo spettacolo. Daniel ama i teatri e i cabarets berlinesi. Il suo sogno è di esibirsi in uno dei locali più famosi della città. Anna ama il canto. Sogna di calcare i più importanti palcoscenici tedeschi. I due si incontrano tra il caso e il destino e si innamorano, ma all’improvviso, per motivi differenti, sono deportati nei campi di detenzione del Terzo Reich: Westerbork, Theresienstadt e infine Auschwitz.

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La speranza di potersi rivedere li tiene in vita nonostante intorno regni il dolore e la morte. Per resistere all’inferno dei campi di concentramento Daniel sceglie di sostituire al terrore la risata. Si può ridere ancora dopo aver visto i tuoi amici uccisi dalle SS? Si può ancora fare della poesia? Si può ancora cantare? C’è chi pensava che non fosse possibile, ma dalle ceneri dei campi sono giunte a noi storie di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne che di fronte alle violenze dei soldati hanno risposto con la dolcezza, il sorriso e l’arte.

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Un lungo abbraccio è la speranza per Daniel e Anna di rivedersi lontano dal filo spinato che ostinatamente limitava la propria libertà e vivere nuovamente una vita d’amore insieme.

con
Nicola Lorusso
Sara Pagani
Alberto Viscardi

 

regia
Maurizio Brandalese

 

produzione
Dedalus Teatro

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