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I miracoli esistono
La storia di Giorgio Perlasca

23 gennaio 2026

Scuola seconda di I e II grado

 

Età consigliata:

dagli 11 anni

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Ora e giorno di spettacolo

venerdì ore 10.00

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Contatti

ufficioscuole@binario7.org

La bella operazione che fa Sara Rattaro nel suo libro “I miracoli esistono - Storia di Giorgio Perlasca”, al quale lo spettacolo si ispira, è di mettere a confronto due storie: quella di Brigitte, ebrea ungherese da molti anni in Italia, e Alice, una ragazzina alla quale Brigitte aveva fatto da baby-sitter quando era bambina e che per lei è sempre stata un punto di riferimento.
 

È così che la vicenda della donna ebrea di Ungheria, sfuggita allo sterminio programmato dai nazisti negli anni della Seconda Guerra Mondiale, grazie al coraggio e al forte senso di umanità di un valoroso commerciante italiano, Giorgio Perlasca, che si era finto ambasciatore spagnolo a Budapest, rischiando continuamente la vita, per portare in salvo cinquemila ebrei d’Ungheria, si incrocia con quella della difficile adolescenza di Alice, vittima di soprusi da parte di alcune compagne di scuola, che la perseguitano e la ricattano.
 

È grazie alla vicenda di Brigitte che Alice capisce da che parte stare: dalla parte di chi ha più bisogno, dalla parte dell’umanità e dell’amore e del rispetto dell’altro in quanto essere umano. Alice impara che non bisogna essere indifferenti difronte al dolore, ma che occorre avere il coraggio di scegliere, anche se la scelta costa spesso fatica e comporta rischio e sofferenza.
 

Una storia di civile eroismo, quella di Perlasca, che è una delle tante belle storie di quel momento storico atroce che fu la Shoah, che riprende vita e si confronta con il presente di Alice per dire che l’indifferenza e l’odio si celano sempre in qualche angolo nascosto della storia e possono saltar fuori in ogni momento, ma che anche la bontà e il senso di fratellanza sono, per nostra fortuna, piantati saldamente da qualche parte e spesso rinascono, crescono e fioriscono dove e quando meno te lo aspetti. Basta avere il coraggio di riconoscerli e farli propri.

liberamente tratto dall’omonimo libro

di Sara Rattaro  – Edizioni Mondadori

 

regia e drammaturgia

Pino Costalunga

 

con

Rossella Terragnoli
Benedetta Conte

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assistenza alla regia

Benedetta Crescenzo

 

tecnico audio/luci 
Riccardo Carbone

 

scenografia

Caterina Marcioni

su bozzetto di

Federico Balestro

 

produzione

Fondazione AIDA ets

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