Un ghostwriter confessa la sua esperienza nel mondo delle serie tv e del cinema, dai primi passi con le soap opera italiane fino alle acclamate serie mondiali.

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L’amore per la scrittura, l’ansia da prestazione, le intime titubanze, l’ambizione, l’ambiente produttivo, le logiche di mercato e le capacità creative degli sceneggiatori sono messe a nudo in questo racconto dissacrante e provocatorio. Nel frattempo procede anche la storia della miglior sceneggiatura mai prodotta sinora. Perché troppo ambiziosa, troppo sincera, troppo scorretta.

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Un meccanismo narrativo attraverso cui il teatro indaga il mondo della fiction, sviluppando una narrazione che procede proprio come una serie: inquadrature, durata, titoli di coda. Una scatola magica di racconto nel racconto, dove il narratore si espone in prima persona svelando anche segreti e bugie dello show business.

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Ma è anche interprete dei suoi stessi personaggi, regalandoci così la potenza creativa dell’immaginazione, l’anarchia delle idee e l’energia vitale di chi vuole emozionarsi ed emozionare.