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La merce più preziosa

27 gennaio 2024

Ingresso gratuito

SENZA PRENOTAZIONE

 

 

Ora e giorno di spettacolo

sabato ore 21.00

Un modo diverso per raccontare la Shoah, mostrandone il versante di amorosa speranza anziché quello dell’orrore.

La drammaturgia di Grumberg riesce a nutrire spettatori di ogni età per il suo modo semplice, ironico e profondo di affrontare i temi della nostra società. Naturalmente le sue origini, la formazione, la storia della sua famiglia che ha vissuto l’Olocausto sono quasi sempre presenti nelle sue opere, con un tratto tragicomico, in un grottesco che mette a nudo i sentimenti umani con una dialettica cruda ma amorevole tra il bene ed il male.

I fatti raccontati da Grumberg in questa storia fanno riferimento al vissuto di una famiglia francese deportata nell’inverno del ’43. La merce più preziosa non è altro che un fagottino di bimba lanciato dal finestrino di uno di quei treni della morte che trasportavano gli ebrei verso i campi di concentramento. L'estremo tentativo di un padre di salvare uno dei suoi due gemelli. Dall'altro lato una misera coppia di taglialegna senza figli che ritrova il fagottino all'ennesimo passaggio del convoglio. La donna scopre che la guerra le ha fatto un dono; lotta con ogni forza per trovare il cibo e crescere la bimba come figlia sua, anche contro le resistenze del marito. 

Un teatro di narrazione realizzato a tre voci, due maschili e una femminile. Voci narranti i cui corpi diventano di volta in volta i personaggi narrati. Il senso de La merce più preziosa è racchiuso nelle parole dello stesso autore: “Ecco la sola cosa che merita di esistere nelle storie come nella vita vera. L’amore, l’amore che si da ai bambini, ai propri e a quelli degli altri”.

di
Jean-Claude Grumberg

 

traduzione, adattamento e regia 
Beno Mazzone

 

con
Giada Costa
Giuseppe Vignieri

 

luci
Fiorenza Dado

 

produzione
Teatro Libero di Palermo

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